martedì 18 maggio 2010

RSU: IL LAVORATORE CHE DIFENDE IL LAVORATORE


Un Rappresentante Sindacale Unitario è il primo fronte della tutela di un lavoratore, ed è per questo che è indispensabile sia libero e non influenzabile.

Siamo in un momento delicato della vita del Paese e in un passaggio fondamentale per la tenuta dei livelli occupazionali all’interno della fabbrica.

I prossimi mesi e i prossimi anni saranno strategici. Diciamo indispensabili per superare la crisi senza troppe ferite.

All’ILVA, in questo difficile contesto, si va al rinnovo delle RSU.

Il 26, 27 e 28 maggio sarete, infatti, chiamati ad esprimere il vostro gradimento rispetto i rappresentanti del vostro mondo chiamati a sostenere la dignità del lavoro non solo nelle regole del contratto nazionale ma anche nelle decisioni che ogni giorno nella vostra attività professionale siete chiamati a prendere.

Chi è eletto RSU, infatti, non è un funzionario del sindacato (come spesso si fa credere – ndr), ma è un lavoratore che svolge un ruolo preciso: rappresenta le esigenze dei lavoratori, li tutela collettivamente e singolarmente, controlla l’applicazione del contratto ma deve essere anche capace di trasformare il problema del singolo in una vertenza percepita e da tutti.

E’ il primo fronte della tutela di un lavoratore, ed è per questo che è indispensabile che il vostro rappresentante sia libero e non influenzabile.

Un ruolo importante specie ora che gli interventi nazionali in tema di lavoro, la crisi economica e l’attacco continuo ai diritti e alle tutele del lavoratore dipendente, rischiano di determinare un continuo ed implacabile impoverimento.

Per non essere travolti dobbiamo tenere le posizioni: difendere il contratto, pretendere gli aumenti salariali (meglio se non legati alla variabilità delle produttività aziendale – ndr), chiedere la giusta crescita professionale, ricordare a Riva e ai suoi che se c’è un lavoro usurante o pericoloso è il vostro e pertanto va pagato e riconosciuto da contratti, indennità e sacrosanto rispetto!

Scegliere la FIOM significa tutto questo. Significa porre un argine alla guerra sferrata nei confronti del Lavoro. Significa scegliere un fronte libero e non influenzabile, che quando decide di schierarsi, sa farlo solo da una parte, senza fraintendimenti o cedimenti.

Una scelta di campo, insomma, che pone nelle mani dei lavoratori una grande responsabilità: segnare i futuri equilibri in ogni vertenza o negoziato che li riguarderà da quì ai prossimi anni. Sta a Voi scegliere se difendere la Vostra parte!

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