sabato 22 maggio 2010

ATTENDEVATE UN SEGNO DEL NERVOSISMO DI RIVA? ECCOLO!


Solo i "suoi" lavoratori può temere. Nessun corteo, nessuna istituzione lo atterisce come il veder spegnersi le colonne di fumo della sua produzione. Così, ora, il Treno Nastri si ferma!
Se attendavate un segnale netto e inequivocabile del nervosismo di Riva subito dopo lo sciopero dello scorso 14 maggio, eccolo!
Si tratta di credere o non credere alla contingenze. Si tratta di non abbassare la guardia perché siamo ad un passo dalla svolta.
Il nervosismo è ancora più evidente se la FIOM-CGIL si fa sentire. Perché è più facile trattare con gli altri piuttosto che con noi.
Ecco perché rinnoviamo l’invito. Il 26-27 e 28 maggio votare un candidato della FIOM-CGIL è il segno che le cose possono realmente cambiare. Basta non cedere a futili promessi, vuoti ricatti e dare forza al nostro lavoro!

3 commenti:

  1. Vado dicendo a tutti i colleghi con cui riesco a parlare che la splendida riuscita dello sciopero del 14 non è stata sufficiente, che probabilmente ce ne vorrà un altro per portare a casa il risultato di un buon integrativo che dia risposte salariali e normative tali da "tenere botta" fino al 2014, anno in cui si inizierà a ridiscutere di contratto. Usando un raffronto calcistico siamo all'inizio del secondo tempo sul risultato di 4-1 per noi (80% di scioperanti). Personalmente avevo previsto che l'Azienda avrebbe fatto finta di non accusare il contraccolpo e di modificare la sua tattica, come appunto sta facendo con questa "strana" ed improvvisa CIGS del TN1. L'industria italiana nel suo complesso nei primi mesi dell'anno ha mostrato segni di ripresa piuttosto importanti e, purtroppo, padron RIVA sembra utilizzare la Cassa Integrazione per scopi di pressione sulla trattativa dell'integrativa per dire che le cose vanno male. Dicevo che siamo 4-1, il secondo tempo è appena iniziato e l'azienda sta attuando un buon pressing. Se i lavoratori rimangono uniti (impiegati compresi) si porta a casa un risultato storico, l'integrativo, e si lancia il messaggio che il ricatto occupazionale è consegnato alla storia, che i lavoratori di Taranto hanno preso coscienza che senza di loro l'acciaio a Taranto non si fa.

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  2. Sono un candidato alle elezioni del 26, 27 e 28 maggio prossimo ... e sono un impiegato, il ché mi pone decisamente in una condizione (e lo sapete tutti) di assoluta penalità agli occhi dell'azienda.
    Ero dubbioso per le eventuali ritorsioni a cui dovrò far fronte, lo ammetto, ma da quando ho visto il mio nome stampato su tutti i volantini, distribuiti a tutti i lavoratori ed affissi in tutte le bacheche aziendali, oggi è il caso di dire che ... SONO PROFONDAMENTE ORGOGLIOSO di essermi candidato.
    So che saprò essere all'altezza del compito che dovrò sostenere, qualora fossi eletto, ma la cosa più importante da non dimenticare è:
    "sarò il vostro Rappresentate Sindacale Unitario, ma voi tutti sarete la garanzia che i miei intenti e le battaglie che intendo sostenere, non saranno affrontate invano ... che le vostre denuncie, da me sostenute con forza, non saranno urlate al vento.
    Siamo parte di una importante realtà che, al dilà dell'aspetto lavorativo, ci rende responsabili del fatto che siamo in condizioni di poter cambiare le cose e che, se saremo UNITI e DETERMINATI, possiamo fare in modo che la nostra dignità non sia soltanto una parola per la quale eroi di un tempo si sono battuti e sono morti, ma che è un DIRITTO da difendere ancora oggi ... perché ci pone con fermo diritto al centro della società che abbiamo il dovere di costruire.
    Chi è padre, come me, sa che oggi godiamo tutti delle conquiste dei nostri padri, ma che molto è ancora da ottenere ... per i nostri figli ... ed è un nostro preciso dovere.
    Gli anziani ci hanno insegnato che "se pecora ti fai, il lupo ti mangia".
    Io sostengo che non dobbiamo evitare di mostrarci per ciò che siamo veramente e che non si tratta di sfatare il fatto che siamo pecore e vogliamo diventare lupi.
    Siamo uomini, siamo lavoratori ... e ciò che facciamo, lo facciamo per dare un senso preciso alla nostra vita e che non si riduca al semplice intento di guadagnare la pagnotta quotidiana, ma di costruire insieme una società degna di essere vissuta da noi ... e per i nostri figli.
    Nessuno ha il diritto di calpestare i nostri SACROSANTI DIRITTI e noi siamo OBBLIGATI a DIFENDERLI con forza e contro qualunque nemico.
    La società siamo NOI e per questo ... solo noi possiamo vincere.
    Il sindacato, non è il nemico delle aziende che ci danno lavoro, ma è sicuramente l'incubo del padrone che vuole possederci.
    UNITI ... POSSIAMO VINCERE ed ottenere ciò che non si è mai ottenuto, pur essendo già nostro di diritto: la dignita' di di essere parte integrante ed inviolabile della società!
    "L'Italia è una repubblica fondata sul lavoro".
    « Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un Italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione. »
    LOMBARDI VITO, candidato n.4, nel collegio Impiegati e C.S.

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  3. Grazie a tutti voi per il sostegno a questo canale libero di costruzione della nostra coscienza

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