sabato 29 maggio 2010

ELEZIONI ILVA. NOI FORZA CHE CRESCE




Non usa toni trionfalistici la segreteria della FIOM-CGIL di Taranto di fronte ai dati elettorali per il rinnovo delle RSU all’interno dell’ILVA. Eppure quei 3 punti in percentuali guadagnati rispetto alle elezioni del dicembre 2006 dovrebbero suonare come più di un incoraggiamento visto che le altre sigle calano in termini di voti rispetto alle scorse elezioni.
Cresciamo in numero assoluto di voti e di percentuali – spiega Patrizio Di Pietro dell’esecutivo FIOM – ma le notizie che arrivano dall’interno dello stabilimento e ancora le voci di crisi rispetto ai mercati appannano questo successo e in più consegnano nelle nostre mani e in quelle dei lavoratori eletti una responsabilità rispetto ai futuri assetti produttivi ed occupazionali. Fiducia che non possiamo assolutamente permetterci di tradire.
Restano, però, i dati.
Su 11.780 aventi diritto al voto, hanno votato 9.869 lavoratori.
E’ una percentuale in crescita – dice ancora Di Pietro – siamo passati infatti da una affluenza dell’81,41 del 2006 (con una forza lavoro ed elettorale di 13.331 persone – ndr) ad un dato che sfiora l’84%.
Un dato che spacchettato consegna un quadro più delineato delle nuove rappresentanze sindacali all’interno della più importante fabbrica del Sud.
La FIM-CISL passa dal 24,9% del 2006 all’attuale 24,65, la UILM (forza maggioritaria) corregge in difetto la sua percentuale passando dal 44,97 del 2006 al 43,15 di queste elezioni. Regge e anzi migliora sensibilmente la sua posizione la FIOM-CGIL passando dai 28,13 punti in percentuale delle scorse elezioni agli attuali 31,04.
E’ un dato che ci consegna una presa in carico non di poco conto – afferma Rosario Rappa, segretario generale della FIOM di Taranto – e che dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che alcune posizioni assunte dalla FIOM in difesa del lavoro, del contratto e della tutela dei diritti di questi lavoratori hanno saputo smuovere una certa marcata e nuova sensibilità collettiva.
Così gli assetti del nuovo Consiglio di fabbrica che sarà varato non prima di una settimana (per l’iter di eventuali ricorsi e la nomina ufficiale – ndr), cambiano e gli 87 rappresentanti dei lavoratori saranno così suddivisi: 22 delegati saranno della FIM, 26 (due in più rispetto al 2006) della FIOM e 39 della UILM che mantiene la maggioranza anche in virtù delle nomine sui resti avvenute con il sistema proporzionale.
Ora sta a noi continuare a dare sostegno a questa nuova leva di rappresentanti dei lavoratori, a cui va sin da ora il mio più sentito grazie per averci messo anima, passione e faccia – termina Rappa – considerato che nel difficile quadro delle relazioni interne a quello stabilimento li attendeil compito gravoso eppure esaltante di essere la voce e il pensiero di chi spesso non è tenuto in debita considerazione.
Prossima tappa lo sciopero generale proposto dalla CGIL.
La manovra Finanziaria e la stretta del Governo impone sacrifici soprattutto a lavoratori come quelli dell’ILVA già penalizzati da una politica economica e fiscale che grava maggiormente sul lavoratore dipendente – termina Rappa – i delegati della FIOM dovranno essere il nostro feedback con la fabbrica, sperando che almeno sulla difesa di questi lavoratori e di altri come loro si possa trovare un accordo anche con le altre sigle sindacali. La vera sfida comincia ora!

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